Gengivite

Che cos'è la Gengivite?


Si tratta di un'infiammazione delle gengive causata dall'accumulo di placca muco-batterica al livello del "solco gengivale".
I sintomi e i segni clinici principali sono rappresentati da EDEMA e GONFIORE (gengive gonfie), SANGUINAMENTO ( indotto dallo spazzolamento o spontaneo), ALITOSI.
Si tratta di una condizione REVERSIBILE, ciò significa che dalla gengivite si può guarire tornando ad una completa e totale condizione di salute.
Il trattamento della gengivite si basa sulla rimozione meccanica dei fattori che l'hanno generata (rimozione di placca e tartaro), attraverso una o più sedute (in base al grado di infiammazione) di "scaling" con strumenti sonici, ultrasonici e manuali. Spesso alla terapia meccanica è associata una terapia chimica/farmacologica con collutori a base di clorexidina 0.12%.
Si stima che la gengivite colpisca l'80% della popolazione mondiale.

Diagnosi Parodontale

Che cos'è la Parodontite?


La Parodontite è una condizione ben diversa e soprattutto ben più grave della gengivite. Secondo gli ultimi dati epidemiologici della Società Europea di Parodontologia, la Parodontite rappresenta la SESTA MALATTIA più diffusa al mondo, la prima in ambito odontoiatrico e, soprattutto, LA PRIMA CAUSA DI PERDITA DEI DENTI NEL MONDO OCCIDENTALE.
Al contrario della gengivite, che colpisce esclusivamente il tessuto gengivale, la parodontite colpisce i tessuti parodontali "profondi", ovvero quei tessuti che hanno il compito di mantenere il dente stabile all'interno dell'osso. Da ciò ne consegue che, una parodontite non trattata, porta inevitabilmente alla perdita dei denti per riduzione del loro supporto osseo.
La parodontite è causata dall'accumulo di placca e tartaro all'interno del solco gengivale in soggetti GENETICAMENTE PREDISPOSTI. Secondo gli ultimi dati circa il 30% della popolazione (1 su 3) va incontro a parodontite, tale % aumenta dopo i 40 anni, salendo addirittura al 60%.
SI tratta di una patologia "silente", in quanto caratterizzata da eventi (riassorbimento osseo) che si verificano al di sotto di denti "sani" (LA PARODONTITE è UNA MALATTIA DELL'OSSO, NON DEL DENTE, CHE RISULTA ESSERE COMPLETAMENTE SANO, PER CUI IL PAZIENTE NON AVVERTE DOLORE, AL CONTRARIO DELLA PATOLOGIA CARIOSA). Quello che accade, infatti, è la formazione di "tasche", spazio patologico che si forma tra la radice del dente e la gengiva a causa del riassorbimento dell'osso.

Quali sono i segni e i sintomi della parodontite?


- Sanguinamento e infiammazione gengivale
- Retrazione del margine gengivale (la gengiva "sale", con conseguente formazioni di "recessioni gengivali")
- Alitosi
-denti che iniziano a "spostarsi" gradualmente
- Mobilità dei denti aumentata
Sebbene questi segni clinici possano essere presenti anche in fase iniziale, il più delle volte insorgono in fase già avanzata , per cui l'unico modo corretto e SICURO per fare diagnosi di parodontite è la visita da un PARODONTOLOGO specialista.
Come spesso accade, una parodontite soprattutto in fase iniziale sfugge all'occhio del dentista generico, dal momento che una radiografia panoramica (OPT) costituisce un esame NON SUFFICIENTE per fare diagnosi (come indicato dalle linee guida della Società italiana di Parodontologia nel "Progetto Diagnosi") e dal momento che la "sonda parodontale" (strumento imprescindibile per la diagnosi di parodontite) risulta essere presente solo nel 20% degli studi dentistici (come dimostrato da uno studio della stessa Società italiana di Parodontologia).

In che modo posso capire se sono affetto da parodontite?


Risulta essere di fondamentale importanza sottoporre il paziente ad una DIAGNOSI PARODONTALE APPROFONDITA , che consiste in :
-Sistematica fotografica
-Sistematica radiografica (piccole radiografie endorali effettuate "dente per dente", in modo da valutare il livello osseo in corrispondenza di ogni sito)
-Cartella parodontale (costituita dal "charting parodontale" e dalla registrazione di tutti gli indici parodontali legati all'infiammazione e alla perdita ossea)

Chirurgia Parodontale

La parodontite è una malattia "cronica", ciò significa che non si può debellare , ma si può tenere sotto controllo. L' unico modo per far ciò è ridurre al minimo i livelli di placca e tartaro all'interno del cavo orale, in modo da evitare la formazione di tasche parodontali e il riassorbimento dell'osso.
La terapia parodontale prevede quattro fasi :
Terapia iniziale ( scaling, levigatura delle radici, antibiotico terapia nelle forme aggressive)
Rivalutazione
Terapia chirurgica (terapia d'accesso per quelle tasche che non si riescono ad eliminare con la sola terapia iniziale/chirurgia rigenerativa per ricostituire l'osso perso a causa della malattia)
Terapia di mantenimento

"Si sente spesso parlare di laser, può essere d'aiuto per trattare la parodontite?"


Attualmente le società scientifiche internazionali non ritengono il laser una tecnica che migliori la prognosi rispetto ai trattamenti standard. Ad oggi, quindi, non è possibile ritenere il laser uno strumento sostitutivo delle tradizionali tecniche di rimozione meccanica del tartaro e cemento tossico dalle radici dei denti.
Un aspetto fondamentale della terapia chirurgica, è rappresentato dalla TERAPIA PARODONTALE RIGENERATIVA, una terapia che , attraverso l'utilizzo di alcuni biomateriali (membrane, osso sintetico, fattori di crescita) ci consente di ripristinare i "danni" causati dalla malattia, in modo da ricostituire, quando possibile, l'osso andato perso a causa della parodontite.
Grazie a questo tipo di terapia è possibile oggi mantenere a lungo (anche per più di 10-15 anni) elementi dentari apparentemente "senza speranza", in quanto mobili e privi del loro tessuto di supporto andato perso, supporto che verrà ricostituito grazie ad un corretto accesso chirurgico e all'utilizzo dei giusti biomateriali.

Parodontologia e malattie sistemiche

Nonostante la Parodontite sia una malattia del cavo orale, è ormai ampiamente dimostrato come essa possa avere importanti ripercussioni sull’organismo. Esiste, infatti, un rapporto bidirezionale tra alcune malattie sistemiche e la malattia parodontale, dal momento che la parodontite può fungere da fattore di rischio di tali patologie e allo stesso tempo, come nel caso del diabete, rappresentare una loro complicanza. Le patologie sistemiche correlate alla parodontite sono :
-Diabete
-Malattie cardio-vascolari
-Parto- pre termine
-Osteoporosi
-Patologie respiratorie (pneumopatie)
Vi sono inoltre stili di vita anch’essi correlati alla parodontite, quali fumo,obesità, igiene orale.
E’ dimostrato anche come la parodontite abbia una maggiore prevalenza nel paziente diabetico “scompensato” ( diabete non controllato) , e che questa forma non controllata di diabete sia associata ad un decorso più grave della malattia parodontale. Il paziente diabetico “scompensato”, inoltre, risponde in modo negativo alla terapia parodontale, rispetto ad un paziente diabetico compensato, che risponde alla terepia parodontale cosi come un paziente non diabetico.

Ortodonzia e parodontologia

Una delle conseguenze e degli effetti della paradentite sulla dentatura del paziente è rappresentata dallo "sventagliamento" e dalla "migrazione" degli elementi dentari ; ciò si traduce nello spostamento dei denti del paziente e di conseguenza del peggioramento dell'estetica del sorriso.

E' possibile riallineare i denti in presenza di malattia parodontale o l'ortodontia può peggiorare la paradentite?


L'ortodonzia. se eseguita in assenza di infiammazione, può essere tranquillamente effettuata in un paziente parodontopatico.
Ciò significa che un paziente affetto da paradentite che voglia riallineare i propri denti, deve necessariamente essere sottoposto prima a terapia parodontale e solo dopo aver risanato parodontalmente il nostro paziente, sarà possibile sottoporre quest'ultimo a terapia ortodontica.